Dualismo etico

ZoroastrismoEdit

Una delle interpretazioni più note e nette del dualismo etico è quella concettualizzata dallo Zoroastrismo, l’antica religione persiana, che basa il suo pensiero sulla figura del profeta Zoroastro (o Zarathustra), il quale sosteneva l’esistenza di due principi originari e contrastanti, Ahura Mazda e Ahriman, rappresentanti rispettivamente le forze del Bene e del Male. Il mondo è quindi identificato come il campo di battaglia tra queste due entità contrastanti, associate anche alla luce e alle tenebre.

Ogni uomo e ogni donna, per sé, scelga uno dei due La mente peggiore sarà per l’ingiusto, e la mente migliore sarà per il giusto.

– Yasna 30, 17 Inni Gatha

Anche nello Zoroastrismo non c’è spazio per una riconciliazione tra le due forze opposte del bene e del male:

Né i nostri pensieri, né gli insegnamenti, né gli intelletti, né le scelte, né le parole, né le azioni, né le coscienze, né le anime concordano.

– Yasna 45, Ushtavaiti Gatha Song 10: Proclamazione (I due spiriti)

GiudaismoModifica

Lo zoroastrismo e la sua dottrina del dualismo etico hanno influenzato gli ebrei e il loro pensiero, poiché c’è accordo generale tra gli studiosi che l’apocalittica ebraica presenta tratti di dualismo.

Gli ebrei si imbatterono per la prima volta nella filosofia zoroastriana quando il re persiano Ciro li liberò dalla cattività babilonese e permise loro di tornare in patria nel VI secolo a.C. Pertanto, è possibile che durante questo periodo i due popoli si siano scambiati idee sulla loro visione del mondo, il che spiegherebbe il chiaro riferimento al dualismo etico espresso e riformulato in termini ebraici nel capitolo 31:15 del Deuteronomio, il quinto libro della Torah:

Vedi, oggi io pongo davanti a te vita e prosperità, morte e disastro. Se obbedisci ai comandamenti di YHVH, il tuo Dio, che oggi ti ordino, se ami YHVH, il tuo Dio, e segui le sue vie, se osservi i suoi comandamenti, le sue leggi, le sue usanze, vivrai e crescerai e YHVH, il tuo Dio, ti benedirà nel paese in cui stai entrando per farlo tuo. Ma se il tuo cuore si allontana, se ti rifiuti di ascoltare, se ti lasci trascinare ad adorare altri dèi e a servirli, io ti dico oggi che certamente perirai, io ti pongo davanti la vita o la morte, la benedizione o la maledizione. Scegli dunque la vita, affinché tu e la tua discendenza possiate vivere

– Deut. 31:15-19, traduzione della Bibbia di Gerusalemme.

CristianesimoModifica

Il cristianesimo presenta anche una qualche relazione con il concetto di dualismo etico, in quanto ha costruito su alcuni concetti ebraici zoroastrianizzati. Per esempio, il Prologo del Vangelo di Giovanni contiene molti elementi del dualismo etico, come la metafora luce/buio:

In Lui era la vita, e la vita era la Luce degli uomini. La luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno compresa.

– Giovanni 1:4-5, Bibbia

Questo è il giudizio: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro azioni erano malvagie. Perché chiunque fa il male odia la luce e non viene alla luce per paura che le sue opere siano scoperte. Ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate come compiute in Dio.

– Giovanni 3:19-21, Bibbia

Anche la figura di Satana è considerata da alcuni studiosi abbastanza simile allo zoroastriano Ahriman, che rappresenta l'”Avversario”, lo spirito maligno che ha scelto di fare il male e che corrompe le persone e il mondo fisico. Tuttavia, a differenza dello zoroastrismo, la teologia cristiana non considera Satana, il Diavolo, originale o ultimo come Ahriman, egli è invece una creatura deteriorata che corrompe le persone a commettere il male, in linea con il rifiuto cristiano di qualsiasi secondo essere eterno coesistente con Dio.

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