Fattori di rischio di embolia del liquido amniotico, esiti materni e neonatali

Obiettivo. Studiare le caratteristiche demografiche, i fattori di rischio, gli esiti materni e neonatali di tutti i casi di embolia da liquido amniotico verificatisi in New Jersey nel periodo 1997-2005.

Metodi. Le informazioni sono state ricavate da un set di dati perinatali collegati forniti dal programma MCH-Epidemiology del New Jersey Department of Health. L’analisi bivariata per le variabili dicotomiche ha utilizzato il test del Chi-quadro. Sono stati creati modelli di regressione logistica stepwise per valutare l’influenza dei potenziali fattori di rischio e il valore di p < 0,05 considerato statisticamente significativo.

Risultati. Quarantacinque casi di embolia da liquido amniotico sono stati identificati tra 1.004.116 parti, per un tasso di prevalenza di 1 su 22.313 gravidanze. Statisticamente, è stata trovata un’associazione significativa con la gravidanza multifetale, il taglio cesareo, la placenta previa, il distacco della placenta, l’eclampsia e la lacerazione cervicale. Il tasso di complicazioni materne come coagulopatia, convulsioni, danni neurologici, shock e arresto cardiaco erano significativamente maggiori nei casi rispetto alla popolazione complessiva dello studio. La morbilità neonatale è stata significativa, come dimostrato dai più alti tassi di ricoveri in NICU e di intubazione neonatale e dai più bassi punteggi di Apgar a 5 minuti.

Conclusioni. È stata identificata una correlazione significativa tra i fattori di rischio storicamente riportati e l’embolia del liquido amniotico. I tassi di mortalità fetale e materna erano più bassi rispetto agli studi precedenti, attribuiti sia ai miglioramenti nell’assistenza sanitaria perinatale sia alla segnalazione di casi più “lievi”.

Conclusioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.