Chi ha inventato il metal? È una domanda che, se devo essere onesto, non mi ero mai preoccupato di pormi… fino ad oggi. Sono passati 47 anni da quando i Black Sabbath, probabilmente i nonni dell’heavy metal, hanno pubblicato il loro omonimo album di debutto.
Nel corso degli anni c’è stato un tira e molla sul fatto che sia giusto e corretto dare ai rocker inglesi tutto il merito. Il rock era un genere abbastanza consolidato a questo punto, ma quando esattamente è emerso questo sottoinsieme più sinistro? Nell’interesse di un giornalismo equilibrato, e per farvi decidere da soli, abbiamo pensato di mettere insieme una parte uguale di pro e contro sul perché i Black Sabbath possano essere stati la genesi del metal.
I Black Sabbath sono stati davvero i padri del metal, dell’heavy metal e di tutto ciò che sta in mezzo? Diamo uno sguardo alla band da incubo di Ozzy Osbourne e a come hanno plasmato la storia della musica.
I Black Sabbath uscirono di sabato – venerdì 13, 1970 (capito? Black. Sabbath. Venerdì. 13. Le cose sono sempre meglio quando sono spiegate nei minimi dettagli). Prima di questo disco, avevamo ascoltato barlumi di metal, piccoli teaser e bagnati dall’appetito da artisti del calibro degli Who, dei Led Zeppelin e persino di Jimi Hendrix.
Ci hanno mostrato la spettacolarità, l’emozione e l’intensità che potevano essere comunicate attraverso i loro strumenti; l’energia frenetica delle chitarre elettriche e il ritmo incalzante della batteria abbinato a voci mostruose – sono tutte cose che avevamo sperimentato, in parte, prima che gli anni ’70 iniziassero.
Quando emersero per la prima volta, i Sabbath caddero sotto l’ombrello dell’hard rock, un genere che la gente conosceva e capiva all’epoca, ma questo ombrello si era allargato. Le band incrociavano i generi – rock, hard rock, psichedelico, blues – era difficile incastrare una band in una sola marca di musica, e questa era una cosa bellissima, ma i ragazzi dei Black Sabbath non erano così confusi su ciò che stavano cercando di rappresentare.
Il loro suono era forte, abrasivo e completamente sfrenato. La voce inquietantemente brutale di Ozzy Osbourne e i potenti riffing di chitarra di Tony Ionni e Geezer Butler si combinavano perfettamente con un’aura satanica ben coltivata e un comportamento completamente senza legge dentro e fuori dal palco *mordere la testa del pipistrello dal vivo*
La loro musica era infarcita di effetti sonori ultraterreni e testi così oscuri da sembrare che avrebbero potuto far uscire Lucifero stesso, ma quell’oscurità adorante il diavolo è così intrinseca all’heavy metal?
Se il metal fosse un saggio, e i Black Sabbath lo avessero scritto, ci dovrebbero essere delle note a piè di pagina.
Il genere non è emerso solo un venerdì del 1970 con l’uscita del loro album cardine, c’erano già delle avvisaglie, basta fare una rapida ricerca su Google sul metal per vedere che ci sono forum divisivi in chat, articoli e persino una pagina di Wikipedia piuttosto inutile che danno tutti credito a Led Zeppelin, Blue Cheer, Iron Butterfly e Deep Purple per i loro contributi al genere.
Il giusto nome Metal: A Headbangers Journey cita il singolo Summertime Blues dei Blue Cheer del 1968 come la traccia di nascita del metal, e si arriva persino a dire che non è stato fino a quando i Judas Priest non hanno eliminato tutti gli elementi del blues a metà degli anni ’70 che è nato il vero heavy metal.
Così è chiaro come il fango. Non c’è di che.