Alcuni dei più grandi, distruttivi e mortali tsunami della storia:
8.000 anni fa: Un vulcano causò una valanga in Sicilia 8.000 anni fa che si schiantò in mare a 200 mph, innescando un devastante tsunami che si diffuse in tutto il Mar Mediterraneo. Non ci sono registrazioni storiche dell’evento – solo registrazioni geologiche – ma gli scienziati dicono che lo tsunami era più alto di un edificio di 10 piani.
L’1 novembre 1755: Dopo un colossale terremoto che distrusse Lisbona, Portogallo e scosse gran parte dell’Europa, la gente si rifugiò in barca. Ne seguì uno tsunami e grandi incendi. Complessivamente, l’evento uccise più di 60.000 persone.
Il 27 agosto 1883: Le eruzioni del vulcano Krakatoa alimentarono uno tsunami che annegò 36.000 persone nelle isole indonesiane di Java occidentale e Sumatra meridionale. La forza delle onde spinse blocchi di corallo grandi fino a 600 tonnellate sulla riva.
Giugno 15, 1896: Onde alte fino a 30 metri, generate da un terremoto, spazzarono la costa orientale del Giappone. Morirono circa 27.000 persone.
L’1 aprile 1946: Lo tsunami del Pesce d’Aprile, innescato da un terremoto in Alaska, uccise 159 persone, soprattutto nelle Hawaii.
9 luglio 1958: Considerato come il più grande registrato nei tempi moderni, lo tsunami di Lituya Bay, Alaska, fu causato da una frana innescata da un terremoto di magnitudo 8.3. Le onde raggiunsero un’altezza di 576 metri nella baia, ma poiché la zona è relativamente isolata e in un ambiente geologico unico, lo tsunami non causò molti danni altrove. Affondò una sola barca, uccidendo due pescatori.
Il 22 maggio 1960: Il più grande terremoto registrato, di magnitudo 8.6 in Cile, creò uno tsunami che colpì la costa cilena entro 15 minuti. L’ondata, alta fino a 75 piedi (25 metri), uccise circa 1.500 persone in Cile e alle Hawaii.
Il 27 marzo 1964: Il terremoto del Venerdì Santo in Alaska, di magnitudo 8,4, generò uno tsunami di 201 piedi (67 metri) nella baia di Valdez. Viaggiò a più di 400 mph, uccidendo più di 120 persone. Dieci dei morti si sono verificati a Crescent City, nel nord della California, che ha visto onde alte fino a 20 piedi (6,3 metri).
Il 23 agosto 1976: Uno tsunami nel sud-ovest delle Filippine uccise 8.000 persone a seguito di un terremoto.
17 luglio 1998: Un terremoto di magnitudo 7.1 ha generato uno tsunami in Papua Nuova Guinea che ha rapidamente ucciso 2.200 persone.
Il 26 dicembre 2004: Un colossale terremoto di magnitudo tra 9.1 e 9.3 scosse l’Indonesia e uccise circa 230.000 persone, la maggior parte a causa dello tsunami e della mancanza di aiuti in seguito, insieme a condizioni di deviazione e insalubrità. Il terremoto è stato chiamato il terremoto di Sumatra-Andaman, e lo tsunami è diventato noto come lo tsunami dell’Oceano Indiano del 2004. Quelle onde hanno viaggiato in tutto il mondo – fino alla Nuova Scozia e al Perù.
L’11 marzo 2011: Un massiccio terremoto di magnitudo 9.0 ha colpito il Giappone settentrionale, innescando tsunami che, secondo quanto riferito, hanno spazzato via automobili, edifici e altri detriti. La Società Meteorologica del Giappone ha previsto altri tsunami importanti nella zona, con alcuni che dovrebbero raggiungere più di 30 piedi (10 m) al largo della costa di Hokkaido, la seconda isola più grande del Giappone. Uno tsunami è stato generato anche al largo delle Hawaii, uno che potrebbe causare danni lungo le coste di tutte le isole dello stato delle Hawaii, secondo il Pacific Tsunami Warning Center. Gli avvertimenti di tsunami sono in vigore anche alle Hawaii.