Immunoterapia nel NSCLC: Un’arma promettente e rivoluzionaria

Il cancro al polmone è il principale tumore maligno a livello mondiale con 1,5 milioni di morti ogni anno. Negli Stati Uniti la sopravvivenza a 5 anni è inferiore al 20% per tutti i pazienti di nuova diagnosi. La chemioterapia citotossica a base di cisplatino per i pazienti NSCLC non resecabili o metastatici in prima linea di trattamento, e docetaxel in seconda linea, hanno ottenuto risultati positivi ma con un beneficio limitato nella sopravvivenza globale. Le terapie mirate per i pazienti EGFR e ALK mutanti hanno mostrato risultati migliori rispetto alla chemioterapia, tuttavia la maggior parte dei pazienti fallirà e dovrà essere trattata con la chemioterapia se hanno ancora un buon performance status.L’immunoterapia è diventata recentemente il trattamento più rivoluzionario nei pazienti con tumori solidi. I primi risultati in pazienti con melanoma non resecabile e metastatico trattati con un anticorpo monoclonale anti CTLA-4 hanno mostrato un’inaspettata sopravvivenza complessiva a 3 anni di almeno il 25%.Le cellule del cancro del polmone hanno molteplici meccanismi immunosoppressivi che permettono di sfuggire al sistema immunitario e sopravvivere, tuttavia il blocco del percorso CTLA-4 con anticorpi come trattamento monoterapico non ha ottenuto gli stessi risultati che nei pazienti con melanoma. L’espressione di PD-1 è stata dimostrata in diversi tipi di tumore, suggerendo che il percorso PD-1 / PD-L1 è un meccanismo comune utilizzato dai tumori per evitare la sorveglianza immunitaria e favorire la crescita del tumore. Gli anticorpi anti PD-1 e anti PD-L1 hanno mostrato attività in pazienti con cancro al polmone non a piccole cellule con un beneficio significativo nella sopravvivenza globale, risposte durature e un buon profilo di sicurezza, compresi i pazienti naïve e pretrattati indipendentemente dal sottotipo istologico. Inoltre, i pazienti con espressione negativa di PD-1 ottengono risultati simili in termini di sopravvivenza globale rispetto ai pazienti trattati con la chemioterapia. Dall’altro lato, i pazienti ad alta espressione di PD-1 che si sottopongono al trattamento immunoterapico ottengono risultati migliori in termini di sopravvivenza con una minore tossicità. La combinazione di diversi trattamenti di immunoterapia, la combinazione dell’immunoterapia con la chemioterapia o con un trattamento mirato sono oggetto di ricerca con alcuni risultati PRELIMINARI promettenti nei pazienti con cancro al polmone non a piccole cellule. Questo capitolo cerca di riassumere lo sviluppo del trattamento di immunoterapia nei pazienti con cancro al polmone non a piccole cellule e di spiegare i risultati che hanno portato all’immunoterapia come nuovo standard di trattamento in pazienti NSCLC selezionati.

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