Gli inglesi hanno avuto rapporti tesi per anni. Da quando il conte di Pembroke fu coinvolto in una questione locale nel Leinster nel 1170, gli inglesi hanno giocato un ruolo negli affari irlandesi. Quando John de Courcy prese il controllo dell’Ulster nel 1177, gli inglesi divennero la sedicente forza civilizzatrice. Gli irlandesi erano i selvaggi bestiali. Come mostrano queste vignette, gli irlandesi erano ritratti come scimmie di bassa statura e con i capelli di ferro, più scimmie che uomini.
L’immagine principale (sopra) fu pubblicata sulla rivista americana Harper’s Weekly. Gli irlandesi erano i negri, un ceppo inferiore dell’umanità.
Gli inetti “negri bianchi” erano diretti negli USA.
La Londra di Florence è a circa 280 miglia dalla Dublino di Bridget. Sono circa 2,3 milioni di anni in termini evolutivi. Questa immagine è apparsa originariamente nel 1866.
La donna inglese è quella che non alza la voce. I suoi pollici opponibili sono stretti nella ragione.
È il prequel del Re Leone.
L’irlandese non ha abbottonato il colletto.
Il negro irlandese.
Un tumulto irlandese (1867). È il pianeta degli O’rangutans.
Guarda fuori, America!
Michael O’Malley sull’immagine sopra:
In questa vignetta, intitolata “A King of -Shanty”, il paragone diventa esplicito. Gli “Ashantee” erano una nota tribù africana; “shanty” era la parola irlandese per una baracca o la casa di un povero. La vignetta prende in giro la povertà irlandese, fa la caricatura degli irlandesi come scimmie e primitivi, e suggerisce che sono poco diversi dagli africani, che i vignettisti sembrano vedere allo stesso modo. Questo irlandese di cartone ha, di nuovo, la bocca sporgente, la fronte inclinata e il naso largo e piatto della caricatura irlandese standard.
Non era tutto scimmia. Gli irlandesi erano anche maiali:
E se pensate che la rappresentazione del sub-umano irlandese sia finita eoni fa, godetevi questa gemma apparsa sul Daily Express, Londra, 12 agosto 1970. Se quelle sopracciglia fossero più basse, sarebbero menti.