Il metallo nativo è la forma non combinata del metallo che si trova in natura. È la forma pura e metallica che non si verifica in combinazione con altri elementi. I metalli nativi si trovano o come depositi nativi singolarmente o come leghe.
I metalli che si trovano nella loro forma nativa sono antimonio, arsenico, bismuto, cobalto, indio, ferro, tantalio, stagno, tungsteno e zinco.
Oltre a questi ci sono due gruppi di metalli. Questi sono, cioè, il gruppo dell’oro e il gruppo del platino.
Il gruppo dell’oro è composto da oro, rame, piombo, alluminio, mercurio e argento.
Il gruppo del platino è composto da platino, iridio, osmio, palladio, rutenio e rodio.
Ottone, bronzo, amalgama oro-mercurio e argento-mercurio sono le leghe che si trovano allo stato nativo.
I metalli nativi, sebbene siano un piccolo gruppo, mostrano alcune proprietà rare e utili, quindi sono di importanza economica. Tra questi metalli nativi, l’oro, il platino, l’argento e il rame si trovano in quantità relativamente maggiori.
Altri metalli si trovano in sacche isolate come prodotto di riduzione di un minerale.
Presenza e caratteristiche dei metalli nativi
Argento – L’argento è caratterizzato dal suo aspetto argentato o nero, appannato. Si trova generalmente nelle vene idrotermali. Alcuni degli usi comuni dell’argento sono nella fotografia e nella fabbricazione di gioielli
Oro – Questo metallo si distingue per il suo colore oro o giallo. Come l’argento, l’oro si trova anche nelle vene idrotermali e come placers. La maggior parte dell’estrazione dell’oro avviene in Sudafrica. L’oro è usato principalmente per fare gioielli
Rame – Il rame è caratterizzato dal suo colore ramato, con un appannamento verde, e si trova in depositi porfirici. È usato per il cablaggio e nella fabbricazione di leghe e gioielli
Platino – Il platino appare come un deposito grigio-argento, che si trova in porzioni ultramafiche di complessi stratiformi. È distribuito principalmente in Sudafrica. È usato come catalizzatore e per la fabbricazione di gioielli
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