Nuovo coronavirus

Covid-19 – Situazione nel mondo

Globale

(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 08 Febbraio ore 11.17 am)

  • 105.658.476 casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia
  • 2.309.370 morti

Regioni OMS

Europa

(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 08 Febbraio ore 10.00 am)

  • 35.675.090 casi confermati

  • 784.026 morti

  • Regno Unito casi confermati 3.929.839 morti 112.392

(Ultimi dati, inclusa Italia, fonte Dashboard ECDC, 04 Febbraio 2021)

  • Francia casi confermati 3.197.114 morti 76.557

  • Spagna casi confermati 2.822.805 morti 59.081

  • Italia casi confermati 2.553.032 morti 88.516

  • Germania casi confermati 2.221.971 morti 57.120

America

(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 08 Febbraio ore 11.17 am)

  • 47.122.757 casi confermati

  • 1.098.811 morti

Sud Est Asiatico

  • 13.057.951 casi confermati

  • 200.545 morti

Mediterraneo orientale

  • 5.851.415 casi confermati

  • 137.301 morti

Africa

  • 2.655.316 casi confermati

  • 65.736 morti

Pacifico Occidentale

  • 1.489.288 casi confermati

  • 26.030 morti

Mappe interattive (dashboard)

  • OMS Dashboard globale
  • JHU CSSE – Johns Hopkins University
  • OMS Dashboard Europa
  • ECDC – COVID-19

Report internazionali

  • OMS – Situation report
  • ECDC – Situazione in Europa

Vedi anche

  • Viaggiatori
  • Situazione in Italia
  • App Immuni
  • ISS

Valutazione del rischio ECDC
(aggiornamento al 21 Gennaio 2021)

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha aggiornato la valutazione del rischio relativa alle mutazioni del Sars-Cov-2 il 21 gennaio 2021.

Nel mese di dicembre, il Regno Unito ha dovuto affrontare un rapido aumento dei casi di COVID-19, associato all’emergere di una nuova variante SARS-CoV-2, (VOC 202012/01), contemporaneamente, il Sud Africa ha segnalato un’altra variante SARS-CoV-2,( indicata come 501.V2), anch’essa potenzialmente preoccupante, mentre nel mese di gennaio 2021 il Brasile ha denunciato la presenza di una ulteriore variante locale.

Nei Paesi UE il rischio complessivo, associato all’introduzione e alla diffusione nella comunità di varianti del virus è valutato come alto / molto alto.

L’ECDC valuta, infatti, la probabilità dell’introduzione e della diffusione nella comunità di varianti preoccupanti nell’UE / SEE come molto elevate a causa della loro maggiore trasmissibilità. È probabile che una tale maggiore trasmissibilità porti a un aumento del numero di infezioni.

Questo, a sua volta, rischia di portare a tassi di ospedalizzazione e mortalità più elevati, soprattutto nella popolazione di età più avanzata o con comorbilità. Di conseguenza, sono necessarie misure di contenimento più severe per ridurre la trasmissione ed alleviare la pressione sui sistemi sanitari. Pertanto, l’impatto dell’introduzione e della diffusione nella comunità è considerato elevato.

Al fine di rallentare l’importazione e la diffusione delle nuove varianti della SARS-CoV-2, l’ECDC raccomanda di evitare viaggi non essenziali, mantenendo le misure di controllo come test e quarantena dei viaggiatori, in particolare per quelli provenienti da aree con una maggiore incidenza delle nuove varianti, continuando a monitorare i bruschi cambiamenti dei tassi di trasmissione o della gravità della malattia.

Leggi la valutazione

  • ECDC – Aggiornamenti valutazione del rischio

Dall’allerta alla pandemia

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) come agente causale della malattia respiratoria poi denominata Covid-19. La Cina ha reso pubblica la sequenza genomica che ha permesso la realizzazione di un test diagnostico.

Il 30 gennaio l’OMS ha dichiarato l’epidemia di Coronavirus in Cina Emergenza internazionale di salute pubblica.

L’OMS ha elevato la minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale a livello “molto alto” il 28 febbraio 2020.

L’11 marzo 2020 il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha definito la diffusione del Covid-19 non più una epidemia confinata ad alcune zone geografiche, ma una pandemia diffusa in tutto il pianeta.

Data ultimo aggiornamento: 8 febbraio 2021

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.