Hoegaarden

Hoegaarden, Belgio

Sito web: https://hoegaarden.com/

È passato molto tempo. Il Belgio faceva ancora parte dei Paesi Bassi e i Paesi Bassi avevano ancora molte colonie. E da veri turisti gli olandesi portavano spesso cose meravigliose e strane dalle loro escursioni all’estero. Così accadde che le spezie esotiche divennero facilmente disponibili dalle nostre parti. Tutto a beneficio dei nostri amati monaci. Fonti storiche ci dicono che la prima birra di frumento era incredibilmente acida. Questo fino a quando i monaci di Hoegaarden iniziarono a sperimentare con la buccia d’arancia e il coriandolo della colonia di Curaçao: una scoperta divina che portò alla ricetta Hoegaarden famosa in tutto il mondo. Se ci fosse stato Masterchef all’epoca, i giudici l’avrebbero sicuramente definita un capolavoro.

La birra di grano ha causato un po’ di scompiglio a Hoegaarden. In tutta onestà, Hoegaarden è diventata una grande fabbrica di birra nel 18° secolo. Nel 1709, il villaggio aveva non meno di 12 birrerie. Nel 1726, quel numero era salito a 36. E non dimentichiamo le 110 malterie.

L’ultimo birrificio di Hoegaarden, Tomsin, chiuse nel 1957. Poco dopo, nel 1965, gli abitanti del villaggio decisero di agire per preservare la ricetta originale. Il lattaio Pierre Celis prese il toro per le corna e iniziò a produrre una partita nella sua stalla del latte, usando solo una caldaia di rame.

Presto ampliò la sua attività e si trasferì in un edificio più grande – ‘De Kluis’ (La Volta) – un sottile cenno ai monaci. Nel 1985 il cenno non era più sottile, perché produceva più di 75.000 ettolitri all’anno. Proprio quando stava per iniziare l’esportazione negli Stati Uniti, un incendio piuttosto grande distrusse i suoi sogni (e la birra). La fabbrica di birra fu distrutta.

L’originale birra di frumento belga non poteva e non voleva essere persa. Oggi, 9 birre di frumento su 10 vendute in Belgio sono di Hoegaarden. Nel frattempo, il sapore unico viene apprezzato e premiato in tutta Europa, Nord America, Australia, Singapore e Cina. Come si pronuncia il nome in altre parti del mondo è un’altra storia. Una che non racconteremo.

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