E’ stato condotto uno studio prospettico su 72 pazienti con dolore mammario non ciclico. Il dolore mammario non ciclico è stato suddiviso in vera mastalgia non ciclica (35 pazienti) e dolore muscoloscheletrico (37 pazienti), quest’ultimo comprendente la sindrome di Tietze e altre cause di dolore alla parete del petto. L’età media alla presentazione era significativamente maggiore nel gruppo muscoloscheletrico (39-3 contro 33-9 anni) con una durata media del dolore più breve (14-7 contro 35-4 mesi) rispetto al gruppo della mastalgia non ciclica. La vera mastalgia non ciclica era comunemente bilaterale e localizzata nel quadrante esterno superiore del seno, mentre il dolore muscoloscheletrico era quasi sempre lungo la parete laterale del torace o le giunzioni costocondrali e unilaterale nel 92% dei casi. La nodularità del seno era presente nel 54% dei pazienti con mastalgia non ciclica, ma solo in quattro casi (11%) nel gruppo muscoloscheletrico. Nove pazienti su 14 (64%) con mastalgia non ciclica hanno ottenuto una buona risposta clinica alla terapia farmacologica (oltre la metà rispondeva al solo danazolo); 19 hanno avuto una remissione spontanea, ma c’era un tempo medio prolungato alla risoluzione del dolore di 27 mesi. Nel gruppo muscoloscheletrico 33 dei 34 pazienti (97%) hanno avuto una buona risposta all’iniezione di steroidi e anestetici locali; tre si sono risolti spontaneamente senza trattamento, con un tempo medio di risoluzione del dolore di 17 mesi. Questo studio indica che la differenziazione del dolore muscoloscheletrico dalla mastalgia non ciclica può portare a un trattamento più efficace con una certa previsione della prognosi complessiva.